"onda su onda" - Omaggio all'artista Valeria Naldini
dondolio di altalena solitaria
flebile cigolio
in sussurro di abbandono
inebriante il ricordo
del tuo spingermi in alto
voli pindarici
in sublime sintonia
immensa sofferenza
il mio toccare terra
avvolta fra le tue braccia
per poi vivere
la tua imprevedibile assenza
per futili motivi
l'altalena ora immobile
triste attende alito di vento
quasi un sussurro di speranza
che si rispecchia nei miei occhi
delusi ... stanchi di fissare
quel vuoto di assenza
mai più voli
sfiorando il cielo con un dito
mai più ricadute angoscianti
senza la certezza
di un ritorno sicuro e protettivo
Elisabetta
Ciao Eli...
RispondiEliminafelice di rileggerti sul tuo blog e grazie alle tue poesie che trovo davvero interessanti, inebrianti in alcuni casi e molto, molto sentite...sensazionali nella loro esposizione.
Pervade un senso di nostalgia, forse anche un po' di sofferenza; ma chi non soffre, non riesce a vivere bene ciò che gli è attorno e in questo modo vede tutto con gli occhi migliori di chi davvero vive e non "esiste" solamente.
Ho visto che hai inserito questa poesia nemmeno un'oretta fa, però non ti ho trovato dall'altra parte.
Spero di risentirti o rivederti a breve; ah, scusami ancora se sono così lungo in questo post ma a volte sono un po' prolisso...i beg your pardon!
Giorgio - reggie1971
Ciao, ti penso in questo periodo come un'altalena immobile... spero che ti raggiunga quell'alito di vento che tu speri e che un po' alla volta si stemperi la grande distanza tra... voli e ricadute.
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